Il corpo non mente! La mente sì!
“Può sembrare che la maggior parte di noi voglia cambiare,
che vogliamo diventare più rilassati, più sani e più vivi.
Ma qui giace il problema di base della trasformazione umana.
Benché diciamo che vogliamo un diverso tipo di vita – e migliorare noi stessi –
c’è una parte di noi che resiste ostinatamente ad ogni fondamentale cambiamento di direzione delle nostre vite.
Questa parte di noi, che rifiuta di lasciarsi andare,
è la nostra armatura.”(Jack W. Painter, 1984)
Ho conosciuto Jack W. Painter (1933-2010) professore di filosofia, direttore dell’International Center for Release and Integration in California, creatore dell’Integrazione Energetica (IE), Integrazione Cuore-Pelvi (ICP) e Integrazione Posturale, più di 20 anni fa e con lui ho avuto l’onore di formarmi in IE e ICP.
Sono sempre stata e lo sono tutt’ora una donna molto curiosa, “voler conoscere” è uno dei miei punti fermi e quindi quando partecipai ad un workshop esperienziale di Jack W. Painter, alto due metri, dagli occhi sinceri, la barba bianca, che mi pareva il fratello di Babbo Natale, capii che il suo mettere al centro la persona considerata nella sua totalità: mente corpo e anima, per lasciare andare emozioni trattenute nel corpo e finalmente permettersi un cambiamento profondo e autentico, era esattamente ciò che volevo conoscere e fare mio!
Cosa è l’Integrazione Energetica (IE)?
L’IE è un metodo efficace di crescita personale, di espansione della consapevolezza e della coscienza, per arrivare ad una maggiore integrità e ad una maggiore vitalità ed unisce diversi approcci tra cui principalmente:
- la Vegetoterapia di W. Reich il quale sosteneva che le esperienze emotive negative, specialmente quelle dell’infanzia, si accumulassero nel corpo sotto forma di tensioni muscolari croniche, un’armatura o “corazza muscolare” che impedisce il libero flusso di energia vitale
- la Bioenergetica di A. Lowen che integra aspetti corporei e mentali, studiando la personalità in termini di processi energetici. L’idea di base è che ciò che succede nella mente si riflette sul corpo e viceversa. Utilizza esercizi fisici, respirazione profonda e movimento.
- la Teoria della Gestalt di F. Perls che si focalizza sulla consapevolezza del momento presente e sull’integrazione delle esperienze vissute, esplorate attraverso strumenti come la drammatizzazione
Jack Painter è stato sempre molto chiaro, ciò che lui aveva ideato non era psicoterapia. Voleva che il lavoro venisse riconosciuto come una sorta di processo di auto-apprendimento e autoguarigione per giungere a cambiamenti positivi nella propria vita.
Accettare sentimenti ed emozioni che non vorremmo abitassero dentro noi e liberare energia trattenuta partendo dal corpo, dal respiro ci permette di creare una nuova modalità di funzionare come diceva sempre Jack W. Painter “a new possibility” nella nostra vita

Cosa si intende per emozioni trattenute nel corpo?
Ognuno di noi ha la sua storia unica, fatta di gioie e delusioni, conquiste e fatiche, successi e fallimenti (o come preferisco dire, risultati non voluti).
Tutto ciò che abbiamo vissuto fin dall’infanzia, in particolare le nostre esperienze emotivamente significative, sono impresse nella nostra unità del corpo-mente:
- nel nostro modo di respirare
- nella nostra postura, nella voce, negli occhi, nel colore della pelle
- nei nostri movimenti
- nel nostro atteggiamento verso la vita
e ci differiscono da tutti gli altri, perché ci hanno segnato il corpo e la mente.
Ricordi? Il corpo non mente!
Forse hai il respiro corto, spesso bloccato, quasi non ci fai più caso a come respiri, senti che sono più le volte in cui non è di certo fluido e ampio.
Il nostro respiro parla di noi e se lo ascoltiamo ci indica la strada sana da seguire!
Proprio in questo momento, poni l’attenzione al tuo respiro e chiediti:
Come sto respirando? Come sto prendendo aria?
Come sto scaricando aria? Sto forzando il respiro?
Oppure sto permettendomi di inspirare ed espirare naturalmente, senza sforzo e controllo?
La respirazione è una funzione di vitale importanza per essere sani, energici, attivi.
Ti posso assicurare che col “respiro in disequilibrio” si viaggia ancora per molto!
Solo che ad un certo punto il nostro corpo può portarci un conto da pagare più alto…troppo alto!
Come agisce l’armatura?
Ebbene sì ognuno di noi ha creato una sua difesa al dolore: la propria Armatura, certamente più o meno spessa e resistente
“Spesso noi ci rendiamo insensibili a tal punto che diventiamo completamente incoscienti delle nostre difese e creiamo continuamente un ambiente in cui non abbiamo bisogno di affrontare alcun problema. Ogni cosa è resa con molta cura innocua e senza eventi” (Jack W. Painter, 1984)
Molti hanno la sensazione di “stare bene”, inconsapevoli di essersi oramai abituati a portare una corazza per evitare dolore e insoddisfazione, che impatta sul proprio presente e sul futuro.
Io stessa ho conosciuto Jack W. Painter in un momento della mia vita in cui qualcosa dentro me era in stand-by… anche se io non ne avevo consapevolezza.
Stavo bene, la mia vita andava avanti apparentemente bene, ma era come se il fuoco, l’energia vitale che ognuno ha dentro sé, per me si concentrasse solo su alcune aree della vita, tralasciandone completamente altre. C’era in me un blocco energetico importante ed il mio mal di schiena da tempo me lo stava indicando.
Forse sai di cosa sto parlando, vero?
L’Armatura è come un cappotto fatto su misura per te, che indossi e a cui sei così abituato, che è diventato una tua seconda pelle. Sicuramente è stato utile in passato per proteggerti dal freddo (dolore) ma ora forse ti impedisce di vivere una primavera ed un’estate che ti stanno aspettando, e che solo tu puoi decidere di vivere!
Impedisce il libero flusso di energia e la sua espressione naturale.
Scopriamo ora come si esterna l’armatura, ossia attraverso gli stili caratteriali elaborati da Painter
I 5 Stili Caratteriali principali: l’atteggiamento fondamentale con cui ognuno affronta la vita
Painter, ispirandosi alla Teoria della Bioenergetica di A. Lowen, ha individuato attraverso la lettura del corpo, 5 Stili caratteriali principali della persona, che indicano dove essa ha un blocco energetico, significativo del suo atteggiamento con cui affronta la vita:
- Carattere Frammentato Ha il respiro trattenuto e frammentato. Il bisogno è di “esistere”, di sentirsi sicuri come unità. L’emozione è la paura. Le tensioni sono nella testa, occhi. collo. Il messaggio che ha ricevuto è “Non esistere”.
- Carattere Orale Ha il respiro bisognoso ed il torace depresso. Il bisogno è di “aggrapparsi”. C’è rabbia per non aver avuto ciò di cui si aveva bisogno. Le tensioni sono nella bocca, petto collo, pancia. La testa spinta in avanti a protendersi quasi per cercare nutrimento.
- Carattere Gonfio Ha il respiro trattenuto in un’eccessiva inspirazione ed il torace è gonfio. C’è bisogno di “tenersi su”, di essere forti, perché ci sono state aspettative alte da parte dei genitori. Le tensioni sono nel petto, collo, spalla. Il corpo è come gonfiato di orgoglio e di rabbia. C’è un forte desiderio di potere sugli altri. Il messaggio che ha ricevuto è “ Non essere te stesso”
- Carattere Compresso Inspirazione ed espirazione profonde sono limitate. Ci si trattiene! Vi sono due energie che vanno in direzione opposta: una che vuole espandersi e una che si contrae. C’è paura di rischiare. Il torace ed il bacino sono compressi. Le spalle trattengono la rabbia. Il sentimento di sconfitta è nella postura del corpo curvo in avanti. Il messaggio che ha ricevuto è “Non essere libero. Non avere successo”
- Carattere Rigido: c’è una struttura fisica equilibrata anche se rigida. C’è bisogno di desiderare. La rabbia è trattenuta nella rigidezza del collo e delle spalle, mentre la tristezza e il desiderio di tenerezza, sono trattenuti nel petto. Il messaggio che ha ricevuto è “Non sentire sentimenti e desideri”
Nessuno ha un tipo di carattere puro. Individuare il carattere dominante e i secondari aiuta nel lavoro di soddisfazione dei propri bisogni, espansione verso la vita e riequilibrio energetico.
Qualche stimolo all’ascolto e riconoscimento dell’armatura con cui viaggiamo
Alcuni esempi come stimolo per ascoltarsi e scegliere di ampliare la propria vita.
A volte sono le nostre spalle curve che parlano di noi ed un atteggiamento remissivo e sottomesso, con cui la persona cerca di piacere agli altri e sacrifica se stesso, scappando da un senso di vuoto interno. Persone che “fanno scelte perdenti per mantenersi nel loro pantano rassicurante senza sentirsi responsabili della loro attuale autolimitazione ed ‘auto compressione’. (Piroli, Montanari, Iannazzo, 2010) (Carattere Compresso)”
O gli occhi che scappano via e forse non riescono a guardare altri occhi, non vive nel proprio corpo, ma nella propria testa, con una continua elaborazione intellettuale. Ha una sensazione di non esistere veramente. Prova un senso di paura e di ansietà, ed una rabbia repressa. (Carattere Frammentato)
Altre volte è il nostro torace gonfio che ci fa andare incontro al mondo con la fierezza di un condottiero, perché siamo stati “l’ometto di mamma” o “la principessina di papà” e non possiamo mollare, dobbiamo tenere tutto sotto controllo: “Dimostrerò che ho ragione, voglio che tutto vada a modo mio”(Carattere Gonfio)
Oppure è un corpo stanco, che ha scelto di “abbandonare la partita”, non cerca di arrivare a ciò di cui ha bisogno, e allo stesso tempo non riesce a chiedere facilmente le cose. Spesso è un organismo sottonutrito con scarsa forza vitale. Brillante nel parlare, parla molto per ottenere attenzione.. Ha paura di essere abbandonato. Limita la respirazione spingendo le spalle in avanti e creando un torace infossato. “Nessuno vuole una persona bisognosa, ostile e infelice” (Carattere Orale)
Oppure ancora persone che camminano a testa alta e con la schiena eretta, orgogliose ed inflessibili purtroppo con una “fierezza difensiva”, rigidità e paura di mostrare le proprie emozioni e sentimenti. Si sentono “migliori di tutti gli altri”. Non possono cedere, perché significherebbe sottomettersi, e non sarebbe per loro tollerabile: vorrebbe dire perdita della libertà. Hanno la mascella serrata e si muovono nel mondo cercando il successo. Sono ambiziosi e competitivi. Difendono la propria libertà non consentendo che i desideri del cuore gli facciano troppo girare la testa. (Carattere Rigido)
Se ci diamo il diritto di guardare la nostra armatura, riconoscerla,
allora possiamo renderci conto che possiamo lasciarla andare,
possiamo recuperare flessibilità ed apertura del corpo e della mente,
smontare credenze nate da emozioni che ci controllano
e tornare ad essere “Esseri Desideranti”
e riprendere a vivere in modo più soddisfacente, più pieno, più vitale.
Come si svolge il lavoro con l’Integrazione Energetica
Attraverso la respirazione, il movimento, il contatto e l’ascolto del corpo, le parole, la drammatizzazione, si ottiene:
- una respirazione libera e fluida
- l’ascolto di emozioni bloccate
- la circolazione di sentimenti, emozioni e pensieri in armonia
- una chiarezza insolita
- liberazione di energia trattenuta e nascosta
- senso di pienezza e di unione profonda in sè stessi
- integrazione di parti di sé per giungere ad agire nuovi e più funzionali comportamenti nella propria quotidianità
Dico spesso che ci sono diverse strade per arrivare a Roma.
Così ci sono diverse strade per amarsi e prendersi cura del proprio benessere e della propria salute psicofisica.
L’Integrazione Energetica è sicuramente una super strada.
Le tecniche di Integrazione Energetica sono proposte in:
-
Sessioni individuali in presenza
-
Laboratori esperienziali di gruppo
Jack W. Painter, Manuale tecnico di lavoro corporeo olistico, Solar Studio 1984
C. Piroli, C. Montanari, A. Iannazzo, Corpo Integrato. Teorie e Tecniche Psicocorporee nella Psicoterapia e ne Counselling, Ed. Scientifiche ASPIC 2010

